venerdì 30 settembre 2011

Pizzeria Sorbillo

Via Dei Tribunali 32 UNICA SEDE!!!
80138 Napoli

Tel: 081 446643


Gc:Dom


http://www.accademiadellapizza.it/

Prezzi:Medi

La migliore pizza di Napoli
?

Voto:9


Per gli amanti della pizza Sorbillo non ha bisogno di presentazioni...A Napoli è chiaro, è difficile mangiare una cattiva pizza ma poche eccedono in questo campo e la pizzeria Sorbillo è sicuramente una di queste.
Fulcro del locale è un ragazzo che vanta una lunga storia familiare di Pizzaioli: Gino Sorbillo.
La Tradizione
Un’antica famiglia napoletana di 21 figli tutti pizzaioli
Il capostipite Luigi nasce nel 1907; sposa Carolina Esposito e negli anni ‘30 aprono una piccolissima “bottega della pizza” con solo quattro tavoli di marmo, un banco, un forno. Luigi e Carolina metteranno al mondo ben ventuno figli. Tutti questi figli, dal più grande al più piccolo, diventeranno pizzaioli. La primogenita era Esterina che ha portato avanti la pizzeria fino alla sua morte ed ha rappresentato un punto di riferimento per i suoi venti fratelli. Gino, il giovane imprenditore, nipote prediletto che ha preso in mano da alcuni anni questo locale, frequentava fin da ragazzo la pizzeria di zia Esterina ;osservandola e seguendone gli insegnamenti ha iniziato a lavorare con lei ed è il perfetto continuatore di questa stirpe di pizzaioli eccezionali. Ha ristrutturato il locale e ha reso la pizzeria una delle più note di Napoli, tanto che oggi è citata in decine di guide.

Il locale sorge nel cuore antico di Napoli quindi trovarlo non sarà per nulla complicato,basta raggiungere il centro storico e proseguire per Via Tribunali,fino a quando non troverete un mucchio di persone riverse per strada in attesa di entrare nel locale,siete arrivati!!
Dalla stazione saranno una quindicina di minuti a piedi,in ogni caso se non sapete come arrivare,basta chiedere.
L'interno della pizzeria ha un aspetto molto spontaneo,con tavoli di marmo,luci non troppo forti,muri in pietra con cavità che accolgono varie espressioni d'arte e prodotti tipici..tutto ciò che serve per far respirare la napoletanità del locale.
I coperti sono circa una 70ina e nonostante l'abilità dei pizzaioli nello sfornare le pizze più velocemente possibile è inevitabile non trovare fila davanti la pizzeria.Voi entrate,andate alla cassa dite il vostro cognome e numero di coperti ed un altoparlante, posto fuori alla porta, chiamerà all’appello i nomi segnati sulla lista.
Una volta entrati potrete accomodarvi o al piano terra o al piano superiore,in base alla disponibilità, e potrete scegliere tra le pizze più classiche come la margherita(3,80) o la Marinara,fino ad arrivare alle pizze più particolari come la pizza Nonno Luigi che è una pizza fritta al forno, con ripieno di crema di cigoli e ricotta o la Osvaldo con pomodorini provola e basilico.Ogni pizza ha un nome,21 tipi di pizze riportanti i 21 nomi degli zii paterni,più i due nonni in più ci sono le pizze classiche,più due pizze Amnesty,con ognuna delle quali la pizzeria devolve un euro a sostegno delle campagne promosse dal movimento per i diritti umani:Pizza Amnesty bianca(mozzarella,olive,capperi e origano) e pizza Amnesty rossa(pomodorini,provola e melanzane a funghetto).Le pizze vanno dai 4€ fino ad arrivare ai 7,50€ ma il prezzo medio si aggira sui 5,50€.
Siamo in 2,l'attesa non è neanche di quelle eccessive,giusto 15 min. ed arrivano le nostre belle pizze,una Raimondo(prosciutto crudo,rucola,mozzarella e pomodorini) ed una Nonna Carolina(pomodorini, provola, pesto all'olio d'oliva extravergine).
Servizio e coperto minimal con bicchieri di plastica,tovagliolo di carta e poca interazione con i camerieri(occupati a servire a più tavoli possibili),ma pizza "massimal" sia nel sapore che nella grandezza.
Una pizza molto grande e soffice con impasto sottile e leggero,con il cornicione che quasi si fonde con la pizza stessa e con ingredienti di prima qualità,d'altronde la quantità strettamente unita alla qualità è uno dei punti fermi di questa pizzeria, per questo tutte le materie prime che usa sono state cercate e scelte perché le migliori,selezionate da produttori e fornitori di fiducia (come Mario Avallone della “Stanza del Gusto”, Latticini de “Il Casolare”, Passata di Pomodoro D.O.P. “Annalisa”).
Il conto finale per una pizza Raimondo(6,50) ,una pizza Nonna Carolina(5,90),2 pepsi in lattina(3,40) è di 15,80€ da aggiungere la maggiorazione del 10% per il servizio(1,58) che fa diventare il conto finale di 17,38€.
Per un prezzo così non c'è neanche bisogno di utilizzare la formula “oggi a otto”, un’arcaica forma di finanziamento,che utilizzava il nonno di Gino nella sua pizzeria, che dava la possibilità alla gente di sfamarsi e di pagare la pizza dopo otto giorni.
Il voto finale è stato influenzato da piccoli fattori come l'attesa per entrare nel locale,la vicinanza tra i tavoli e dall'assenza di bottiglie d'acqua grandi che costringono i cliente all'acquisto di 2 bottigliette d'acqua(per chi è in coppia) ad un prezzo sicuramente maggiore;ma sono tutti fattori abbastanza trascurabili,anche perché una volta assaggiata questa pizza vi scorderete del mondo attorno a voi.

Secondo il mio punto di vista è la migliore pizza di Napoli e il mio parere è condiviso da tantissimi Napoletani e dai giudici che hanno conferito a Gino Sorbillo in questi giorni sul lago di Garda il premio Viaggiatore Gourment 2011 come miglior pizza dell'anno 2011.
Un plauso al maestro Gino Sorbillo che ha contribuito,ancora una volta,a tenere alto il nome di Napoli in Italia e nel Mondo.

Ogni pizza soddisfa un solo ed unico palato......
Ogni pizza e' diversa dalla precedente...
Ogni persona e' diversa e giudica in modo diverso....
Ma ogni persona dovrebbe rispettare l'arte..
LA PIZZA

giovedì 29 settembre 2011

Ristorante Pizzeria Fratelli La Bufala Salerno

Via Roma 57
Salerno
Tel. 089 5647010.



www.fratellilabufala.com






Prezzi:Alti

Specialità a base di Bufala


Voto:7-


La storia che porta alla nascita di questa catena di pizzerie è molto emozionante,addirittura si potrebbe trarre una trama cinematografica:Giuseppe, Antonio e Gennaro La Bufala, nascono ad Aversa, una ridente cittadina dell'hinterland casertano,in molti altri siti c'è scritto che nascono ad Eboli ed addirittura nel sito del ristorante dove ho preso queste informazioni e presente una pubblicità che indica Eboli come luogo che ha dato i natali ai fratelli La Bufala(c'è sicuramente un po' di confusione).
Dopo la prematura scomparsa del padre, produttore di mozzarelle(è inutile dirlo di bufala), i giovani fratelli La Bufala si trovano di fronte ad un bivio esistenziale: continuare l'attività paterna o mollare tutto e partire all'avventura...decidono per la seconda opzione. Ceduta l'azienda paterna e diviso equamente il ricavato, i tre fanno le valige e decollano verso una nuova vita.
Giuseppe, dai più detto 'Pippo', il primogenito, il cui sogno è aprire un ristorante, si trasferisce a New York e trova il lavoro come pizzaiolo in un ristorante italiano. Antonio, dagli amici detto 'Totò', si trasferisce invece a Madrid, ove apre una scuola di flamenco.
Gennaro il più giovane, il cui sogno è quello di fare il pittore pur non avendo mai preso in mano un pennello, si trasferisce a Parigi, dove trova lavoro come guardiano notturno in un'autorimessa. Gli anni passano e Pippo fa fortuna aprendo una grande pizzeria a New York. Totò lo segue a ruota e apre la più grande pizzeria di Madrid. Nel 2000 anche Gennaro decide di aprire una pizzeria a Milano, senza rinunciare alla pittura.
I fratelli recuperano l'attività paterna e si mettono in società con Gennaro dando vita nel 2003 al marchio 'Fratelli la Bufala'.
Oramai i fratelli La Bufala sono famosi in tutto il mondo,con circa un'ottantina di ristoranti sparsi tra l'Italia e il Globo.
Oggi parlerò della pizzeria "Fratelli La Bufala" di Salerno(anche se nel sito dei fratelli La Bufala,non è presente tale locale).
Il Ristorante si trova in una posizione centrale,poco distante dal Teatro Verdi e da Piazza Largocampo,vicino al lungomare,in via Roma,dove si svolge l'intensa movida Salernitana.
Il locale si presenta informale ma abbastanza elegante,con una prevalenza di bianco, e sedie scure.
Il menù è abbastanza completo,con una varia scelta di primi a base di prodotti tipici campani e a base di pesce:Paccheri con capatina di verdura,provola e pomodorini, gnocchi con ricotta di bufala con pomodorini freschi,basilico e mozzarella o trenette ai gamberi con ricotta di bufala al profumo di limone ed altri ancora
Vari secondi a base di carne di bufala..
E famosi i dolci della casa a base di latte di bufala come il cheese-cake o la mousse di ricotta con limone.
Poi ci sono le immancabili pizze,tra le più particolari ci sono il cornetto di pasta di pizza ripieno di emmenthal e mozzarella con sopra prosciutto crudo a fette,scaglie di parmigiano e rucola, la Tropicale con mozzarella di bufala,bresaola ed ananas e la Pepponata con mozzarella,provola di bufala,radicchio e pesto.
Il servizio è molto lento soprattutto nel fine settimana ed i camerieri vanno spesso in confusione.
Siamo in 8,entriamo nel locale e ci dicono di attendere un paio di minuti in modo da poter permette ai camerieri di effettuare la mise en place del tavolo;appena accomodati ci arrivano i menù, i prezzi sono abbastanza carucci sia per quanto riguarda le pizze che per quanto riguarda gli altri piatti.
Decidiamo di prendere:3 margherite,1reale(pomodorini,mozzarella,provola,ricotta,e crudo),1camaldolina(caciotta, melanzane, zucchine),1margherita con parmigiano,1bianca con prosciutto cotto,1 antipasto di terra(un pezzetto di parmigiana di melanzane,un pezzetto di parmigiana di zucchine,un pezzetto di gateau di patate,un pezzetto di gateau di patate con noci,un triangolino di frittata con cipolla,un triangolino con frittata di verdure,due pezzi di ricotta,un pezzo di ricotta cotta con pepe e 6-7 melanzane sottolio),1 filetto al pepe verde e una porzione di patate al forno per contorno.
Le pizze hanno una buona consistenza ma sono piccoline e sono povere di ingredienti,sicuramente a Salerno pizzerie che propongono una pizza migliore ce ne sono e poi pagare una margherita semplice senza neanche la mozzarella di bufala 5€ è uno schiaffo alla tradizione pizzaiola.
L'antipasto è molto buono,preparato scrupolosamente,dove ogni ingrediente si amalgama alla perfezione,in una successione di sapori,molto particolari;una persona ci mangia abbondantemente,2 persone ci mangiano scarsamente.
Il filetto al pepe verde è stato molto al di sotto delle aspettative,secondo il parere di un mio amico chef che ha preso questo piatto era molto al sangue e la carne non era delle migliori.
Il conto finale è di 105€ per 3 margherite(15,00),1 reale(7.00),1 camaldolina(6,00),1margherita con parmigiano(6,00),1 bianca con il prosciutto cotto(6,00),1 antipasto di terra(12,00),1filetto al pepe verde(20,00),1 contorno(5,00),3 bottiglie d'acqua(6,00),2 birre medie(12,00) ed il resto in coperto e servizio.
Non ho mai apprezzato questi locali ristorativi gestiti in franchising,perché vanno a discapito dei piccoli produttori e delle piccole attività ristorative,abbassando notevolmente il livello qualitativo del ristorante stesso.
In questo locale,la scena prevale sulla sostanza ed i prezzi sono molto alti e non giustificano la qualità dei prodotti.